L’Istituto Comprensivo di Montalto Uffugo centro anche
quest’anno ha rispettato l’appuntamento con la settimana blu
dell’Autismo
“In un ambiente inclusivo, un soggetto autistico può essere felice”. Così il Dott. Andrea Guido,
psicologo e terapista, titolare del centro “Batti cinque” di Rende, ha iniziato il suo intervento nella
giornata per l’Autismo, tenutasi sabato 6 aprile presso l’Istituto Comprensivo di Montalto Uffugo
Centro, dove da diversi anni, sotto la guida della dirigente Professoressa Teresa Mancini, si
organizzano convegni e manifestazioni che mirano a sensibilizzare verso l’Autismo che non è una
malattia, ma un disturbo che riguarda la sfera cognitiva e relazionale dei soggetti che ne sono colpiti.
Settimana blu dell’Autismo: convegno all’IC Montalto
Uffugo centro
Una scuola, quella di Montalto Uffugo centro, che diventa un abbraccio solidale, oltre che luogo di
insegnamento e ambiente educativo, pensato per l’accoglienza di tutte le sfere della comunicazione,
dell’accoglienza e dell’apprendimento. E come la stessa Prof.ssa Mancini ha evidenziato, sono stati
utilizzati dei fondi per sostenere i progetti in essere, anche per i bisogni speciali.
Un lavoro costante e profondo, realizzato anche grazie alla sinergia tra scuola e amministrazione
comunale; un lavoro pieno di competenza e dedizione che si è consumato all’interno dell’Istituto
Comprensivo di Montalto Uffugo che ospita un bambino con sindrome da spettro autistico e che nel
corso del tempo – così come testimoniato da un video realizzato durante le ore scolastiche – non solo
ha instaurato un rapporto autentico e di fiducia con i suoi compagni, ma si è cimentato in diverse
attività didattiche e ludiche sotto la guida di insegnanti esperte e premurose.
Presenti al convegno, il primo cittadino Pietro Caracciolo, il vice sindaco Emilio D’Acri, il sindaco
di San Benedetto Amalia Capparelli, il Dott. Andrea Guido dell’associazione Batti Cinque, Elvira
Ferraro dell’Associazione Incontrarti che vivendo da vicino l’esperienza dell’autismo ha pensato
prima a come affrontare quella situazione e poi a mettere a disposizione degli altri la propria
consapevolezza, ossia quella condizione in cui si prende atto di un problema ma senza arrendersi. La
consapevolezza precoce che diventa incontro di famiglie in auto-mutuo-aiuto, che accoglie tutti con
piani terapeutici. “In fondo – dice la Ferraro – un sogno si realizza con motivazione e volontà”.
E’ stato più volte sottolineata durante il convegno, l’importanza del sostegno sociale e dell’esistenza
di associazioni sul territorio che si tramuta nell’opportunità di offrire costantemente un supporto
concreto al soggetto autistico e alle loro famiglie, che sono costrette ad un percorso di accettazione e
di percezione emotiva in diversi stadi, considerata la natura permanente del disturbo e la
consapevolezza di doversi prendere cura del proprio caro per tutta la vita, lì dove invece l’adulto
diventa fisiologicamente indipendente e capace di badare a sé stesso. Un sostegno costante ai genitori
che imparano ad essere gli interpreti dei loro figli.
Protagonisti della giornata i ragazzi delle classi prime, che hanno realizzato con passaggi letterari e
musica, un vero e proprio omaggio al loro compagno di classe, dimostrando sensibilità e accoglienza
costante, allenata grazie alla guida di docenti curriculari e di sostegno, che li hanno seguiti e instradati
verso il senso dell’inclusione.
Un flash mob preparato per gli alunni dalla maestra di danza Simona Altomare ha aperto la
manifestazione. Il colore dell’Autismo è quel blu che rasserena e consegna la speranza, oltre che la
volontà di crescere e di riconoscersi, continuando a sostenersi e a tenersi per mano.
Settimana blu dell’Autismo: convegno all’ICMontalto Uffugo centro
